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Da sempre vivo a Esino Lario, un paesino adagiato ai piedi della Grigna Settentrionale a circa 1000 mt di quota. Nonostante le scomodità la sera ci torno sempre… anche quando frequentavo l’università statale di Milano per laurearmi in scienze naturali… ciò comportava e comporta tuttora costanti levatacce e rientri in tarda serata. Sono cresciuta nell’azienda agricola dei miei nonni che avevano circa una ventina di vacche da latte e in quella dei miei genitori che invece allevano cavalli… aziende che, diversamente da quelle di fondo valle, hanno sempre dovuto fare i conti con ridotte estensioni di territorio pianeggiante e scarsità idrica. Sono laureata in scienze naturali… perché fin da piccola la natura mi ha sempre affascinata… e perché, il non plus ultra, sarebbe stato raccontarla attraverso documentari naturalistici… (un sogno nel cassetto!) Seguo i progetti di educazione ambientale per il Parco Regionale della Grigna Settentrionale e per la Comunità Montana Valsassina Valvarrone val d’Esino e Riviera e per l’associazione naturalistica BIOTEAM.
Quando e perché hai deciso di dar vita alle fattorie didattiche?
Per creare un “ponte” di unione tra città e campagna in grado di veicolare conoscenze in merito all’ambiente agricolo, all’origine dei prodotti alimentari, alla vita degli animali e soprattutto all’importanza di far scoprire un “mestiere” spesso sottovalutato, quello dell’agricoltore. La frase che mi piace sempre ripetere è che: “non c’è cibo senza agricoltura”. Senza tralasciare il ruolo importante che l’agricoltura svolge nella conservazione del paesaggio. Ho iniziato con le fattorie didattiche circa 4 anni fa… e le richieste soprattutto da parte delle scuole stanno aumentando sempre di più…
Lavorazione del burro
Di che cosa si occupa una fattoria didattica e a chi si rivolge?
Organizzo fattorie didattiche itineranti rivolte a grandi e piccini (in occasione di manifestazioni locali e fiere) e fattoria didattica stanziale rivolta a scolaresche o gruppi organizzati (presso l’azienda agricola Valsecchi Celeste). Nell’abito delle fattorie didattiche itineranti, attraverso la collaborazione di diverse aziende agricole della zona, allestisco degli spazi per ospitare i tipici animali della fattoria e per effettuare dei “laboratori didattici flash” legati al mondo rurale (Gara di mungitura, laboratorio di caseificazione, laboratorio di burrificazione, laboratorio sensoriale e degustazioni). Invece le scolaresche o i gruppi organizzati, grazie alla fattoria didattica stanziale, possono per un giorno immergersi completamente in questa realtà. Una giornata tipo in fattoria stanziale permette di scoprire molti segreti della vita agreste. Si parte con un’introduzione riguardante i vari aspetti della vita agropastorale di “ieri” e di “oggi” e poi si passa alla visione e analisi di alcuni oggetti di uso quotidiano legati alla lavorazione del latte, alla coltivazione del terreno, al ciclo di lavorazione della canapa e all’utilizzo della lana. Un viaggio a 360° nel mondo rurale, alla scoperta del più antico modo d’uso del territorio e del prezioso contributo dell’agricoltura e dell’allevamento nella conservazione dell’ambiente. Ragazzi e famiglie visitano la stalle, osservando la gestione degli animali e il sistema di allevamento, sperimentano direttamente la mungitura, la lavorazione del burro e partecipano a tutte le fasi del processo di caseificazione.
Parlando del Valsassina Country Festival puoi darci qualche anticipazione sull’attività che svolgerà in tale occasione?
Senz’altro nell’ambito del Valsassina Country Festival non mancheranno tutti gli animali della fattoria: conigli, galline, tacchini, anatre, capre, pecore, pony, asini e cavalli… i veri protagonisti… poi ci sarà una vera e propria gara di mungitura a premi (con una vacca in vetroresina) e dimostrazioni di burrificazione e caseificazione.
Il parere della psicologa
Abbiamo chiesto alla Dottoressa Marlene Rota Stabelli, psicologa e psicoterapeuta che si occupa del benessere della relazione genitore- bambino un parere sulle Fattorie Didattiche.
La Fattoria Didattica è un’esperienza di apprendimento e crescita privilegiata per i nostri bambini.
E’ innanzitutto un’ esperienza multisensoriale che va a sollecitare contemporaneamente tutti i sensi dei bambino. Il bambino osserva nuovi paesaggi, animali, processi di allevamento, procedure di lavorazione dei prodotti della natura e contemporaneamente ne fa un’esperienza tattile, olfattiva e gustativa all’interno dei vari laboratori proposti. Il suo coinvolgimento diretto in queste molteplici attività lo rende protagonista dell’apprendimento di questo sapere antico e moderno allo stesso tempo.
La sollecitazione di più esperienze corporee, unite all’emozione della scoperta e alla sua attiva partecipazione, fa si che si crei un circolo virtuoso di apprendimento che farà sì che il ricordo di quanto vissuto rimanga più a lungo nelle sue memorie.
Il bambino nella fattoria didattica apprende con tutto se stesso, mentre fa e vive delle azioni con il proprio corpo, le proprie sensazioni ed le emozioni ad esse associate. È anche un’occasione per intrecciare i fili delle memorie di più generazioni. Chi si occupa del benessere psicologico dei più piccini conosce bene la curiosità dei bambini di conoscere le proprie origini e di conseguenza l’importanza di raccontare loro da dove veniamo e come è cambiato il modo di vivere nel tempo.
Per i genitori che hanno radici contadine si apre la possibilità di raccontare episodi della propria infanzia o di quella dei propri genitori rendendo nuovamente partecipe il bambino della propria storia. Infine è un’esperienza privilegiata per stare con il proprio bambino, condividere con lui emozioni, stupore e semplicità, rallentando il ritmo, assaporando sapori semplici e genuini, dimenticando almeno per un pomeriggio le incombenze lavorative e lasciare che il tempo trascorra lento.